Autore: Lia Celi
Titolo: Anita Garibaldi
Ana era una bambina molto coraggiosa, voleva dimostrare ai suoi che lei è capace di fare tutto quello che fanno gli uomini. La sua preferita è cavalcare i Cavalli (sappiamo che anche le donne possono cavalcare.) portava sempre questo talento quando cresceva e maturava, col nome Aninha.
quante esperienze che ha avuto in mezzo alla guerra, voleva un uomo in cui accetta le sue capacità, uno di questo e José è così che lo chiamava, ma il suo vero nome è Giuseppe. E Giuseppe chiamava Aninha col nome Anita. Pensate che è molto più brava Anita a cavalcare invece di un uomo guerriero come Giuseppe Garibaldi! E' Garibaldi notò questa cosa, che le donne si dimostrano delle brave eroine pronto a affrontare la guerra.E' così ci furono insieme alla guerra…a portare la pace.
La storia è bellina per me darei 3 su 5 perché il linguaggio è un pochino difficile ma delle storie li ho capite, il resto mi piaceva perché Anita si è dimostrato una "donna" molto in gamba.
venerdì 24 gennaio 2014
mercoledì 15 gennaio 2014
E' giusto far copiare i compiti per casa?
Eccoci con un nuovo argomento da discutere! Mi raccomando mettiamocela tutta! Leggiamoci, capiamoci (non copiamoci!!!) e rispondiamoci e poi... leggiamoci ancora, capiamoci e rispondiamoci... e così via! Più spunti emergono, più materiale avrete
per il compito a casa!!!
PS: ho circoscritto ai compiti per casa perché credo renda il problema da discutere più delimitato e chiaro!
PS2: potete accompagnare le vostre argomentazioni anche con esempi concreti (per es. tratti dalla vostra vita...): ciò conferisce molta efficacia!
Buona discussione
per il compito a casa!!!
PS: ho circoscritto ai compiti per casa perché credo renda il problema da discutere più delimitato e chiaro!
PS2: potete accompagnare le vostre argomentazioni anche con esempi concreti (per es. tratti dalla vostra vita...): ciò conferisce molta efficacia!
Buona discussione
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lunedì 13 gennaio 2014
Ricerca Ellis Island di Francesco Pantuso
Ellis Island di Francesco Pantuso
Ellis Island è un isolotto alla foce del fiume Hudson di fronte a New York.Era un antico porto militare che dalla fine dell'ottocento fino alla metà del novecento ha raccolto piu di 12 milioni di immigrati.
venerdì 10 gennaio 2014
IL CELLULARE IN CLASSE: ISTRUZIONI PER IL DIBATTITO!!!
LEGGERE TUTTO CON ATTENZIONE!!!
Ho appena postato il mio testo argomentativo sul cellulare a scuola... vi chiederei di leggerlo per vedere quali parti del testo argomentativo (vedi fotocopia) ci trovate. Per partire con il dibattito vi riassumo le miei ragioni per cui sono contraria all'utilizzo del cellulare a scuola (ovvio che nell'altro post le spiego meglio):
- i ragazzi non hanno ragioni per essere sempre reperibili
- ricevere o mandare messaggi li potrebbe distrarre (meglio imparare a fare una cosa alla volta)
- potrebbero avere aiuti esterni (da altri o dalla rete) nei momenti di verifica
- potrebbero cacciarsi nei guai facendo foto o video
- è importate vivere nel presente e nel momento
- la scuola deve concorrere ad ostacolare un certo malcostume (che, per altro, caratterizza ampiamente anche il mondo degli adulti) che porta ad "abusare" di cellulari, smartphone, ecc.
MI ASPETTO NUOVI ARGOMENTI (A FAVORE E/O CONTRO) E RISPOSTE AI MIEI ARGOMENTI E A QUELLI DEGLI ALTRI!!!!
QUANDO INTERVENTIRE RICORDATEVI DI FAR CAPIRE A CHI/COSA RISPONDETE (potrete riassumente brevemente l'argomento a cui rispondete e magari usare @ seguito dal nome. Esempio: "a@fioreghianda rispondo che non è vero che il cellulare distragga, ma...").
E allora... apriamo le danze!!!
Ho appena postato il mio testo argomentativo sul cellulare a scuola... vi chiederei di leggerlo per vedere quali parti del testo argomentativo (vedi fotocopia) ci trovate. Per partire con il dibattito vi riassumo le miei ragioni per cui sono contraria all'utilizzo del cellulare a scuola (ovvio che nell'altro post le spiego meglio):
- i ragazzi non hanno ragioni per essere sempre reperibili
- ricevere o mandare messaggi li potrebbe distrarre (meglio imparare a fare una cosa alla volta)
- potrebbero avere aiuti esterni (da altri o dalla rete) nei momenti di verifica
- potrebbero cacciarsi nei guai facendo foto o video
- è importate vivere nel presente e nel momento
- la scuola deve concorrere ad ostacolare un certo malcostume (che, per altro, caratterizza ampiamente anche il mondo degli adulti) che porta ad "abusare" di cellulari, smartphone, ecc.
MI ASPETTO NUOVI ARGOMENTI (A FAVORE E/O CONTRO) E RISPOSTE AI MIEI ARGOMENTI E A QUELLI DEGLI ALTRI!!!!
QUANDO INTERVENTIRE RICORDATEVI DI FAR CAPIRE A CHI/COSA RISPONDETE (potrete riassumente brevemente l'argomento a cui rispondete e magari usare @ seguito dal nome. Esempio: "a@fioreghianda rispondo che non è vero che il cellulare distragga, ma...").
E allora... apriamo le danze!!!
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E' giusto vietare l'uso del cellulare a scuola?
La nostra scuola, nel suo regolamento scolastico, vieta l'uso dei cellulare nella scuola e questa norma (che può condurre a severe sanzioni, come per esempio il sequestro dell'apparecchio da parte dell'insegnante) è sempre fonte di discussioni tra alunni ed insegnanti. Mi rendo conto che talvolta l'atteggiamento della scuola possa sembrare antiquato e rigido, ma dal mio punto di vista (quello di un'adulta/insegnante/educatrice) penso che il divieto sia assolutamente motivato.
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mercoledì 1 gennaio 2014
Felice anno nuovoooooo!!!!!!!!!!! ;)
"Nella vecchia fattoria... degli animali"
La fattoria degli animali
La storia che questo libro vuole raccontare è molto semplice da leggere: il linguaggio è comprensibile, le parole sono semplici e non è un racconto lungo. Ma ha un significato importante. L'educazione. Solo con essa si diventa cittadini (in questo caso animali) consapevoli e in grado di prendere le giuste decisioni. Per questo mi è piaciuto molto questo libro e mentre lo leggevo dentro di me si creava uno spirito combattivo e realista, perché so che questo metodo di governare (tenendo la popolazione analfabeta) esiste davvero.
La storia che questo libro vuole raccontare è molto semplice da leggere: il linguaggio è comprensibile, le parole sono semplici e non è un racconto lungo. Ma ha un significato importante. L'educazione. Solo con essa si diventa cittadini (in questo caso animali) consapevoli e in grado di prendere le giuste decisioni. Per questo mi è piaciuto molto questo libro e mentre lo leggevo dentro di me si creava uno spirito combattivo e realista, perché so che questo metodo di governare (tenendo la popolazione analfabeta) esiste davvero.
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