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lunedì 25 novembre 2013

Commento alla poesia di Itaca.
 Di Ranaudo Riccardo

In questa poesia, il poeta Cavafis, utilizza Itaca come metafora di vita ( come per Ulisse Itaca era la "casa", così nel testo l'isola diventa lo scopo della vita e il suo traguardo finale).
Il poeta ci suggerisce di iniziare il nostro viaggio (la vita) con l'augurio che il percorso sia lungo e ricco di avventure ed esperienze.
Inoltre ci raccomanda di avere sempre in mente la meta del viaggio (lo scopo nella vita) e ci dice anche di non temere che alla fine di tutto questo percorso, non abbiamo ottenuto tutto quello che desideravamo, ma che grazie  all'esperienza acquisita siamo diventati più saggi e in quel momento avremo capito il vero significato della vita.
Le parole di Kafavis che più sento rivolte a me sono:
" Devi augurarti che la strada sia lunga. Che i mattini d'estate siano tanti e negli empori felici indugia ed acquista madreperle, coralli e ambre e i profumi più inebrianti che puoi e impara una quantità di cose dai dotti."
Anch'io mi auguro una vita ricca di esperienze positive e di raggiungere traguardi importanti.

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