Scrivere una storia (con un capo e una coda") utilizzando ALMENO 5 PAROLE tra quelle emerse relativamente al rapporto coni genitori.
Di seguito i vostri testi!!
La mia relazione con i
genitori somiglia a due calamite: a
volte si relazionano, a volte si distaccano.
La mia relazione con
in genitori è come un istrice: molto
dolce ma, a volte, spinosa. Oppure un mare
limpido e buono, ma se non stai attenti anneghi
La mia relazione con i
genitori somiglia ad un elastico:
può far male ma è utile, si rompe ma si riaccomoda.
Lego: servono a costruire qualcosa, una volta costruito sta in piedi, quando
c'è vento rischia di crollare però resta in piedi comunque, appena il vento si
fa più forte del solito la costruzione si distrugge e bisogna ricominciare da
capo!
Il rapporto con i miei
genitori è come un pupazzo: è bello
e coccoloso, a volte mi arrabbio con loro, ma subito chiedo scusa . Alcune
volte vengo punita, alcune volte mi scusano e dopo ci abbracciamo.
I miei genitori sono
come il telecomando di una
televisione o di un robot. Essi decidono su quale canale sintonizzarmi, quanto
tempo devo guardare la televisione e mi sono vicini nella scelta dei programma.
Se, ad esempio, non condividono in catoni animati che guardo mi chiedono di cambiare,
ma so che lo fanno per il mio bene. So anche che, nella realtà , è difficile
cambiare così facilmente.
Se dovessi
rappresentare attraverso un oggetto la relazione che ho con i miei genitori mi
viene in mente la casa. Accoglie con
calore, presenta tante stanze che potrebbero simboleggiare le diverse
personalità dei miei genitori. Certo è che non si va sempre d'accordo con i
genitori: si può discutere, arrabbiarsi, qualche volta si dicono cose che non
si pensano, ecc... Sicuramente la famiglia non è come la vediamo nei film
americani o nelle pubblicità. E' parecchio diversa, per me la famiglia è amore
e rispetto, il che significa che la famiglia non sempre coincide che quella che
vogliamo, ma sicuramente con quella che scegliamo di crescere.
La mia reazione con i miei genitori è
come un libro di avventura: ogni
giorno che continui a leggerlo ti soddisfa sempre di più e ti arricchisce di
cose nuove e utili. Naturalmente si sono sempre momenti in cui si va in contro
a problemi e pericoli che bisogna risolvere mettendo un segnalibro, cioè una
pausa di riflessione.
La relazione con la mia famiglia è
come un fuoco: ci si può scaldare o cuocere se usato correttamente, ma
rischia di bruciarti se maltrattato.
Il rapporto tra mia mamma è come un boomerang, vola via e poi torna
indietro perché, infatti, dopo una litigata ci stacchiamo ma poi torna tutto
normale; ci sono momenti dove mi dà fastidio perché pensa di avere sempre
ragione, anche quando non è vero, si arrabbia se prendo 7,5 e mi riempie sempre
di domande alle quali devo per forza rispondere, ma alla fine non ci posso fare
nulla perché è mia mamma e la devo accettare, anche se non ci voglio restare
attaccato.
Il mio rapporto con i
genitori è come un fiammifero. Si
può accendere ma, se si fa attenzione, rimane spento. Non bisogna giocarci troppo
altrimenti si accende. Una volta acceso dopo un po’ si spegne. Ti puoi far male.
Ha bisogno di una scintilla per accendersi. Dopo essersi acceso rimane una parte
bruciata.
Un oggetto che spiega il rapporto tra me e
i miei genitori è la candela perché la
sua fiamma può spegnersi, ma si riaccende sempre, finché la cera non si è sciolta
del tutto. Nel rapporto con i genitori ci saranno sempre momenti di distacco e la
fiamma potrebbe anche spegnersi, magari rimanere spenta per un po' in caso di litigi
molto gravi, ma la cera non cambierebbe e si potrà sempre riaccenderla perché il
legame con i genitori è indistruttibile.
La relazione con i miei genitori è come un
equilibrista su un filo. Se tutto va
bene si sta bene altrimenti si litiga
Questo momento della mia vita è caratterizzo
da un tipo di rapporto con i miei, diverso da quando ero più piccola. Inizio a sentirmi
più responsabile e a cavarmela, quando serve, da sola. I litigi sono sempre maggiori,
perché non c'è più quell'intesa, che nasceva spontanea. Quindi, come oggetto, scelgo
una cerniera, che a volte scorre liberamente,
ma spesso si blocca, e prima che risalga su, bisogna riprovarci, come con un genitore,
niente scorre liscio come l'olio.
Forbici:
sono utili ma ci si può ferire. I genitori
ti aiutano, ma delle volte ti fanno soffrire.
I miei genitori sono come due sveglie, danno molto fastidio quando suonano,
ma mi svegliano e mi tirano su perché mi vogliono bene.
Il rapporto con i miei è una rosa, gentile e delicato ma, se si spinge
troppo su una spina, diventa doloroso. Se si diventa troppo oppressivi, ci si punge
e si sanguina.
Il rapporto con i miei genitori è come un
coltello, se lo tieni dalla parte sbagliata
ti ci puoi ferire. A volte ci sono dei litigi molto forti, nei quali o io, o loro,
ci possiamo ferire con le parole. E queste ferite possono lasciare cicatrici.
Il mio rapporto con i miei genitori è come
la musica. Certe volte mi fa volare,
altre, invece, mi fa piangere. Alcune volte mi rende felice… altre no. Ma una cosa
è certa. Non la smetterò di amare.
La mie relazione con i miei come un filo: si allunga, si accorcia e quando si
spezza è difficile da riattaccare.
Non ho parole! sono tutti Meravigliosi :D
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